Ho un obiettivo:
ribaltare l'obiettivo
Sintesi del Progetto
La fase dell'adolescenza è un passaggio che comporta già di per sé crisi e difficoltà che tutti ben conosciamo relativamente ai mutamenti del corpo e alla formazione di una personalità autonoma. Inevitabilmente tale delicata fase personale va a sovrapporsi con richieste scolastiche e di studio che si fanno progressivamente più impegnative, creando spesso nel giovane momenti di reale disagio nel gestire stress, nonché eventuali conflittualità con se stesso e con l'altro (gruppo classe, dei pari, insegnanti, adulti in genere). Le ricadute si manifestano in ambito sia personale che di relazione e di profitto scolastico.
Credo sia necessario tentare di sopperire a quanto la scuola - nonostante i buoni propositi e la sensibilità dei singoli addetti - non riesce attualmente ad offrire, concentrata com'è sulla trasmissione delle conoscenze, su itinerari didattici da completare e sulle tante incombenze formali che le spettano e che è tenuta a rispettare, e mancando altresì di infrastrutture a più riprese invocate, quale ad esempio uno "sportello di ascolto". Ecco allora che l'acquisizione di strumenti per:
- il potenziamento della fiducia in se stessi,
- l'autoconoscenza,
- la gestione delle proprie tensioni nella relazione
- il formarsi di una consapevolezza che dia senso anche alle fatiche scolastiche,
permetterebbe non solo un atteggiamento più sereno ed efficace nella quotidianità della vita da studente e una maggiore abilità nel perseguire gli obiettivi formativi, ma anche una maturazione in senso ampio della personalità ed una comprensione di sé e delle proprie caratteristiche, con una ulteriore benefica ricaduta sulla capacità di scelta consapevole del proprio futuro professionale.
La scuola attuale, nella sua versione più tradizionale e ancora largamente
diffusa, si pone di fatto come anello di congiunzione con la società capitalistica e consumistica vigente. Il fatto che essa vada fiera di produrre giovani adulti "adatti" ad entrare a far parte del mondo delle Università prima e del Lavoro poi, è indicativo della sua sostanziale funzionalità rispetto ad un Sistema. I modelli recepiti ed interiorizzati a scuola (seduti a testa china per ore, obbedienza all'autorità, timore delle ripercussioni, mortificazione dei propri aneliti vitali, voto come unica motivazione dei propri sforzi di apprendimento) verranno poi traslati e riprodotti nella vita lavorativa. Ma se invece la Scuola smettesse di sfornare individui rassegnati ad
avere a che fare con una società che pre-esiste e non gli lascia scampo se non
quello di essere più scaltri degli altri nel cavalcarne le regole, ed iniziasse invece ad immettere nel tessuto
sociale giovani adulti addestrati a porsi continuamente domande su una realtà
tutta da costruire intorno ai loro desideri più profondi, allora avverrebbe un
ribaltamento sostanziale: non sarò più
io a dovermi adeguare alla realtà, ma potrò far sì che la realtà si adegui a
me.
In questa visione utopica che mi permetto di nutrire avverrebbe un ribaltamento sostanziale dell'obiettivo della scuola: da anello di congiunzione con il sistema vigente ad elemento di possibile discontinuità, ad opportunità di mettere in crisi (in crisi evolutiva!) il modello vigente.
Il tasso di felicità individuale e collettivo si troverebbe ad aumentare esponenzialmente.
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"Urgenze trasversali" di una scuola che voglia dirsi evolutiva:
· che i ragazzi vengano almeno parzialmente sollevati da un comprensibile stress che a volte vivono come insopportabile e che sempre più spesso li porta a subire la scuola come una forzatura ed una limitazione della propria vitalità, fisica e psicologica, che ruba spazio alla loro vita ed ai loro interessi, anziché espanderli;
· che la parola E-ducazione trovi nella scuola uno spazio sempre crescente e venga applicata nella sua autentica accezione, quella di liberare e valorizzare - piuttosto che soffocare o mortificare, come spesso purtroppo avviene - quello che già c'è dentro ad ognuno;
· che la "ricerca personale" diventi uno stile di vita già a partire dalla fase scolastica (ricercare vs credere);
· che la scuola inizi ad attivare percorsi di autoconoscenza, basati sulle tante diverse tecniche oggi rese disponibili da un numero sempre crescente di bravi operatori.